Il Boom del Mercato del Gioco d’Azzardo in Italia

Il Boom del Mercato del Gioco d’Azzardo in Italia: Oltre 157 Miliardi di Euro Giocati nel 2024 — Dati e Prospettive per il 2025
Un Mercato che Non Conosce Crisi: I Numeri del 2024
L’Italia è ancora il gigante europeo del gioco d’azzardo. Nel 2024 il gioco d’azzardo ha superato i 157 miliardi di euro giocati. Questi 157 miliardi di euro corrispondono a circa il 7 per cento del Pil nazionale. I dati ufficiali dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli mostrano che il valore è aumentato del 6,5 per cento rispetto al 2023. L’Italia ha mantenuto una crescita costante per più di dieci anni. Personalmente trovo sorprendente vedere come il gioco d’azzardo continui a spingere l’economia italiana. In un Paese dove l’economia reale è in crisi, con inflazione e stagnazione, il gambling è diventato un pilastro inatteso. Il gambling attira i giocatori abituali e attira anche i giovani. I giovani, spinti dalla digitalizzazione e dalle scommesse live, cercano il gambling per provare fortuna. Io vedo che il gambling cresce perché la gente vuole un modo veloce per sfuggire alla difficoltà economica.
Immaginate: ogni cittadino italiano maggiorenne ha mediamente speso 3.137 euro in giochi d’azzardo durante l’anno, tra slot machine, lotterie istantanee, scommesse sportive e casinò online. Di questi 157,4 miliardi totali, le vincite erogate hanno sfiorato i 135,8 miliardi, lasciando una spesa netta – ovvero le perdite effettive dei giocatori – di circa 21,6 miliardi di euro.
La Rivoluzione Digitale: L’Online Supera il Retail
Mi sembra chiaro che il vero motore di questo boom è il canale online. Il canale online ha preso il 58,5 % di tutte le giocate, cioè 92 miliardi di euro. Rispetto al 2023, la crescita digitale è salita di molto. La crescita digitale è stata spinta da giovani della generazione Z e da millennial. Questi giovani preferiscono l’accesso immediato via app e siti web, invece di fare la fila nei bar o nelle sale scommesse.
Nel retail il negozio fisico è ancora qui, ma sta perdendo terreno. Le slot machine che trovi nei bar e nelle agenzie hanno prodotto circa quaranta miliardi di euro. Le lotterie tradizionali, come il SuperEnalotto e il Lotto, hanno tenuto una quota di venticinque miliardi. Io penso che il rito collettivo continui ad affascinare le persone sopra i cinquanta anni.
Impatti Economici: Entrate per lo Stato, Ma a Che Prezzo Sociale?
Dal punto di vista fiscale, il boom ha portato benefici. Il boom ha spinto le imposte sul gioco, tra Preu e Ires, a generare più di 11 miliardi di euro per le casse pubbliche, un flusso di denaro che ha aiutato a coprire i deficit in settori come sanità e istruzione. Io vedo che l’Italia sta guadagnando da questo boom. La ludopatia è comparsa forte nei report del 2025. La ludopatia ha già 1,5 milioni di italiani che sono giocatori problematici. La ludopatia ha anche almeno 400 mila persone che soffrono di un disturbo patologico. I costi sociali della ludopatia sono enormi: la ludopatia richiede cure mediche, la ludopatia richiede sostegno psicologico, la ludopatia fa perdere produttività sul lavoro e la ludopatia permette infiltrazioni mafiose nel riciclaggio. Questi costi arrivano a miliardi. Il Sud Italia, la zona più colpita, ha un tasso di disoccupazione cronico. La ludopatia diventa una valvola di sfogo per le frustrazioni quotidiane. Io vedo che molte persone usano il gioco d’azzardo per dimenticare i problemi, ma finisco per vedere che peggiora la loro vita. Eppure, il 2024 ha mostrato un piccolo segno di consapevolezza. Le campagne di sensibilizzazione finanziate dall’Adm hanno raggiunto milioni di utenti. I limiti che le persone hanno impostato sui loro conti online sono aumentati del quindici per cento. Io penso che questo mostri che la consapevolezza sta finalmente crescendo.
L’Italia si conferma leader europeo, superando Regno Unito, Germania e Francia in termini di raccolta assoluta, un primato che deriva non solo dalla passione nazionale per l’azzardo ma da un quadro normativo che, fino a poco fa, era tra i più permissivi del continente. Tuttavia, dietro questi numeri luccicanti si nasconde un costo umano incalcolabile. La spesa netta di 21,6 miliardi rappresenta denaro sottratto alle famiglie, spesso in contesti di precarietà economica, e ha alimentato un’industria che genera dipendenza più che ricchezza diffusa.
La Riforma del 2025: Una Frenata Necessaria al Boom?
A poche settimane dall’entrata in vigore della riforma del 13 novembre 2025, mi sembra che il mercato sia cambiato. Il decreto legislativo 41/2024 ha semplificato il settore online. Il decreto legislativo 41/2024 ha ridotto le concessioni da centinaia a solo 52. Il decreto legislativo 41/2024 ha anche eliminato le “skin” che spezzavano l’offerta.
Gli operatori sono ora pochi grandi gruppi, per esempio Flutter e Entain. Gli operatori pagano tasse più salate. Le tasse sulle scommesse vanno dal 22 al 24,5 per cento. Le tasse sui casinò vanno dal 20 al 25,5 per cento. Gli operatori hanno anche l’obbligo di destinare lo 0,2 per cento dei ricavi a un fondo anti-ludopatia. Il fondo anti-ludopatia raccoglie 94 milioni di euro all’anno. È chiaro che gli operatori sentono il peso di queste nuove regole. Il nuovo riordino, atteso da anni, vuole fermare l’illegalità. L’illegalità ruba circa 2 miliardi allo Stato. Il riordino vuole proteggere i consumatori. Per proteggere i consumatori il riordino fissa limiti di deposito. Il riordino aggiunge pop-up di avvertenza. Il riordino usa algoritmi di “early warning” per avvisare di comportamenti a rischio. A mio avviso, questo è un passo importante per la sicurezza dei consumatori.
Le prime stime per il 2025, fatte da osservatori come I-Com e Acadi, dicono che la crescita rallenterà. La crescita non crescerà più veloce. La spesa totale dovrebbe fermarsi intorno ai 150-155 miliardi. All’inizio vediamo un calo del 10-15 per cento. Il trasferimento forzato dei conti e la riduzione delle promozioni aggressive causano quel calo. L’online resta dominante, ma l’online subirà un contraccolpo dalla maggiore tracciabilità. Il retail fisico, invece, può guadagnare terreno. Il retail fisico guadagna terreno perché le regole locali diventano più severe sulle distanze da scuole e ospedali.
Sul fronte nuovo, il futuro splende. L'espansione degli eSports e del betting sociale, unita all'AI per esperienze su misura, può spingere il settore verso una crescita stabile del 3-5 per cento all'anno entro il 2026, una volta che la transizione sarà superata. Io credo che questo percorso sia alla portata di tutti. Gli accordi tra Stato, Regioni e Comuni, da chiudere entro fine 2025, sono importanti per mettere d’accordo le norme territoriali e per fermare le fughe al nero. Gli esperti dell’Istituto per la Competitività dicono che una regolamentazione equilibrata può trasformare il gambling in un’industria più matura. La regolamentazione deve puntare su responsabilità sociale e su innovazione tecnologica. Il risultato sarà una riduzione dei rischi patologici del 20 per cento nei prossimi anni. Il gambling così potrà crescere in modo più sicuro. Io credo che questi accordi possano davvero cambiare il panorama.